Reportages 2004 - Buona lettura

 

Flash

    Il presidente della FIAT Umberto Agnelli è deceduto nella tarda serata di giovedì 27 maggio. Aveva 69. A 22 anni aveva ricevuto il primo incarico importante: presidente della Juventus. Era stato presidente della SAI e quindi della Fiat France. Dal ’76 al ’79 era stato senatore nelle fila della Dc. Da un anno reggeva le sorti della FIAT, dopo la scomparsa del fratello Gianni. La sua vita è stata segnata da grandi dolori. Ad un anno Umberto perde il padre, a 11 la madre. Suo figlio Giovannino, designato alla presidenza della Fiat, muore a soli 33 anni per un male incurabile.     Succede alla presidenza Luca Cordero di Montezemolo, il quale appena pochi giorni prima era stato nominato presidente di Confindustria. Umberto Agnelli aveva detto ad un giornalista: "Gli uomini passano, la Fiat resta".

 

La visita di Bush a Roma

    Lo scorso 4 giugno il presidente degli Stati Uniti d’America George Bush è stato in visita a Roma, dove è stato ricevuto dal Papa, dal presidente Ciampi e dal primo ministro Silvio Berlus- coni. Insieme a quest’ultimo si è recato in visita alle Fosse Ardeatine, per rendere omaggio ai 355 italiani uccisi dai tedeschi il 24 marzo 1944 per rappresaglia all’attentato di via Rasella ed ha qui deposto una corona di alloro. Al corteo, partito da piazza della Repubblica e conclusosi alla piramide, hanno partecipato 200mila persone. Circa 6000 hanno manifestato contro Bush e si sono registrati lievi incidenti durante il percorso. I no global hanno dato vita a blocchi stradali, incendiato cassonetti e lanciato petardi. manifestazioni contro la guerra in Iraq si sono avute anche a Napoli e a Cagliari.

    Bush ha consegnato al Papa la medaglia della libertà. Giovanni Paolo II ha auspicato un rapido ritorno alla normalità in Iraq.

 

 

Transito di Venere sul Sole

8 giugno 2004, minieclisse nel sistema solare. Dopo 122 anni Venere si è posta tra Sole e Terra. Il fenomeno (tecnicamente "passaggio" o "transito"), è avvenuto tra le 7.30 e le 13.00. Il pianeta, distante dalla Terra 45 milioni di anni, si è trovato sopra al Sole ed è apparso come una piccola pallina nera. Il prossimo abbraccio tra Venere e Sole avverrà tra otto anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrestato capo terrorista egiziano

    Rabei Osman Sayed Amhed, detto "Mohamed l’egiziano" è stato arrestato a Milano. Era uno degli ideatori dell’attentato di Madrid che lo scorso 11 marzo provocò 191 morti. Sull’uomo vi era un ordine internazionale di arresto. In carcere con lui è finito anche Yahia Payumi, il palestinese che l’ospitava. Sono accusati di associazione sovversiva finalizzata al terrirismo internazionale.

 

Liberati gli italiani prigionieri in Iraq

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    L’8 giugno sono stati liberati gli italiani partiti per una missione di pace in Iraq. Stefio, Cupertino e Agliana erano stati presi in ostaggio lo scorso 12 aprile, insieme a Fabrizio Quattrocchi, ucciso due giorni dopo. La notizia è stata diramata dalla tv polacca.

 

Z O O M

Chi sono gli eroi delle missioni di pace in Iraq?

Gente votata alla missione, o altro? Dalle storie di vita di questi giovani, emerge un comune denominatore: chi va in missione è spesso un disoccupato o un precario allettato dai forti guadagni dell’incarico che riveste. Tale è, ad esempio, la storia di Francesco Cupertino. Originario di Bari, 35 anni, precario, Francesco si guadagna faticosamente da vivere facendo mille mestieri: istruttore di ginnastica, guardia del corpo, gommista, uomo di fatica. Desidera sposarsi con una ragazza semplice della sua terra. Tenta vari concorsi, tutti senza esito positivo. Si iscrive ad un corso, ottiene il patentino come guardia privata. Pensa di dare una svolta alla sua vita partendo per l’Iraq. Ai genitori dice che va a Roma per cercare lavoro. Mente per non farli preoccupare. E’ una storia difficile, non rara tra le fila dei ragazzi che portano la pace in paesi martoriati dalla guerra. Una storia che, al di là dei discorsi celebrativi sull’eroismo dei connazionali, dovrebbe realmente far riflettere i nostri politici sulla disperazione che investe lo Stivale.

 

 

Iraq, il giornalista Enzo Baldoni ucciso dai suoi rapitori

Nella serata del 26 agosto la tv araba al Jazira ha dato l'annuncio che il giornalista Enzo Baldoni è stato ucciso. I sequestratori hanno affermato: "L'esecuzione risponde al rifiuto del governo italiano di ritirare le truppe dall'Iraq". Le immagini dell'esecuzione di Baldoni sono in un video non trasmesso da al Jazira perché troppo cruento, e che è stato visionato dall'ambasciatore italiano nel Quatar. Parole di condanna per l'attentato sono venute da tutti gli esponenti del mondo politico e dal Papa. La famiglia Baldoni, che vive in Umbria, di cui è originaria, e dove gestisc un agriturismo, si è chiusa nel silenzio e nel dolore. Baldoni era nato a Preci (Pg) nel 1948. lacia due figli di 21 e 24 anni. Aveva fatto diversi mestieri: il muratore in Belgio, l'istruttore di ginnastica, il pubblicitario. Da diversi anni lavorava a Milano. In Iraq si trovava come inviato ma anche come missionario di pace. Nel suo ultimo messaggio inviato per email ad un amico, Baldoni scriveva: "Mettiamola così: nelle prossime 24 ore ho la possibilità abbastanza concreta di crepare. Ovviamente non succederà, ma se dovesse succedere, sappiate che sono morto felice facendo quello che più mi piace al mondo: viaggiare in paesi che non hanno mai visto un turista prima di me".

 

Osservatori dei nostri tempi

 

La libertà e la democrazia, cari miei, bisogna volerle. E per volerle bisogna sapere che cosa sono, capirne i concetti. Al novantacinque per cento, i mussulmani rifiutano la libertà e la democrazia non solo perché non sanno di che cosa si tratta, ma perché, se glielo spieghi, non capiscono. Sono concetti opposti a quelli su cui si basa il totalitarismo teocratico. Troppo estranei al tessuto ideologico dell'islam. In quel tessuto ideologico è Dio che comanda, non gli uomini. E' Dio che decide il destino degli uomini, non gli uomini stessi. Un Dio che non lascia posto alla scelta, al raziocinio, al ragionamento. Un Dio per il quale gli uomini non sono nemmeno figli: sono sudditi, schiavi. Signor Bush, signor Blair, credete davvero che a Bagdad gli iracheni accoglieranno le vostra truppe come sessant'anni fa noi le accogliemmo nelle città europee cioè con baci e abbracci, fiori ed applausi?!?

 

Oriana Fallaci, La forza della ragione, anno 2004, pp. 66/67

 

 

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