Lucia Gangale
G i o r n a l i s t a

Fondatore e Direttore scientifico della rivista Reportages Storia e Società

 


ALBA CAPITALE DELLE LANGHE

Perennemente in cima alle classifiche per qualità della vita e dei servizi, Alba è una città del cuneese di circa 30mila abitanti, adagiata nello splendido scenario naturale delle Langhe, di cui è la capitale storica ed economica, e collocata sulla riva destra del fiume Tanaro.

È l’antica Alba Pompeia, così battezzata dal console Gneo Pompeo Strabone, ma dalle origini sicuramente preromane, ricca di reperti archeologici e testimonianze del suo glorioso passato.

Vino, tartufi, un’ottima cucina locale e le attrattive monumentali e paesaggistiche ne fanno una località di charme e di grosso richiamo per i turisti di tutto il mondo. A ciò si aggiunge una vita culturale e artistica di notevole spessore e la presenza di un tessuto industriale solido e potente, rappresentato, in particolare, dai gruppi Ferrero e Miroglio, attivi anche nel sociale, dalla Mondo e da varie aziende vitivinicole diffuse sul territorio. Già in epoca romana lo storico Plinio descriveva l'esistenza di una tecnica agricola applicata alla viticoltura raffinata ed evoluta.

Le torri medievali, inserite nella pianta ottagonale della città, e di cui rimane il ricordo nella Giostra delle Cento Torri che si svolge ogni anno, erano munite di contrafforti e torrioni e per tutto il loro perimetro erano circondate da un fossato. Alcune sono scomparse, o sono state inglobate nel tessuto cittadino. Erano un simbolo di forza e di prestigio dei suoi titolari.

Si ricorda l’allenza della città stipulata nel 1295 con Carlo d’Angiò, al fine di gestire le numerose rivalità con la vicina Asti.  Asti divenne "il nemico" per antonomasia, interessato a privare Alba del dominio sulla Valle del Tanaro. Una rivalità dunque antica che viene anche riproposta annualmente nel palio cittadino.

Particolare figura della spiritualità albese è la beata Margherita di Savoia, il cui corpo incorrotto oggi riposa in una teca presso il monastero delle suore domenicane a via Serre. La beata, nata a Pinerolo, imparentata con le principali famiglie reali d’Europa, nel corso del 1400, durante la cattività avignonese, si prodigò affinché la sede papale ritornasse a Roma. Fu data in sposa a Teodoro il Paleologo, del quale rimase vedova. Fondò il monastero di Santa Maria Maddalena in Alba. Un giorno ebbe una visione di Cristo che le porse tre frecce recanti ciascuna una scritta: malattia, calunnia e persecuzione. Infatti nel periodo seguente ebbe a patire tutti e tre i tormenti indicati.

 

C’è poi via Cavour, altra arteria principale del centro storico cittadino, con la piccola piazza San Francesco, l'ex Palazzo del Tribunale, sede oggi dell'Istituto Magistrale. Lungo via Cavour sono notevoli la Casaforte Riva e la Loggia dei Mercanti.

Ma molti altri sono i monumenti da visitare nella città medievale.

La cattedrale di San Lorenzo, di notevole interesse storico artistico, dedicata al santo martirizzato su una graticola nel 258 a Roma, durante la persecuzione voluta dall’imperatore Valeriano.

La chiesa di San Domenico, capolavoro del Gotico primitivo, edificata nel 1292 quale luogo di preghiera riservato ai monaci, accanto ad essa si trovava infatti il convento dei frati Domenicani, presenti ad Alba fin dal 1230. Ormai raramente utilizzata per il culto, da trent'anni è gestita dall’ente morale Famija Albeìsa.

Il Palazzo del Comune che si trova in Piazza Risorgimento, fulcro storico della città, il quale è costruito su preesistenti edifici romani. All'interno, sulle pareti dello scalone principale possiamo trovare alcuni affreschi provenienti dalla Chiesa di San Domenico, tra i quali spicca una Pietà risalente a fine Trecento e una Adorazione dei Magi. Nel salone del consiglio si trovano dipinti importanti: la tavola raffigurante la Vergine con il Bambino di Macrino d'Alba risalente al 1501; una pala con Madonna e Bambino tra San Giuseppe e Sant'Anna e il Concerto attribuito a Maria Preti.

Ed ancora: la chiesa di San Giovanni in piazza Pertinace, il Tempio di San Paolo sull’omonima piazza, il Santuario di Nostra Signora della Moretta con la sua bellissima Madonna, piazzetta Natale Bussi, con la chiesa di Santa Caterina, il seminario arcivescovile fatto erigere da monsignor Gerolamo Vida, ed il Teatro Sociale intitolato all’architetto Giorgio Busca. Oltre al Teatro Sociale sono prestigiosi istituti culturali: il museo civico “Eusebio”, la biblioteca civica “Giovanni Ferrero”, l’Istituto Musicale “Lodovico Rocca”.  

 

Alba ha dato i natali a molti altri personaggi illustri, tra i quali, oltre al citato Fenoglio:

l’imperatore romano Publio Elvio Pertinace, famoso per la sua onestà e per le sue capacità, ucciso dopo 87 giorni di regno da una congiura di pretoriani nel 193 d.C.;

il pittore rinascimentale Macrino, pseudonimo di Gian Giacomo de Alladio;

l’avvocato Alessandro Mermet, a cui è dedicato lo sferisterio cittadino costruito nel 1857 per le gare di pallone col bracciale e pallapugno grazie al finanziamento di £ 2.000 elargito dallo stesso Mermet;

 il ministro dell’Istruzione Michele Coppino, cui si deve la famosa legge che nel 1877 rendeva obbligatoria l’istruzione elementare nel biennio inferiore della scuola elementare;

il pittore Pinot Gallizio, situazionista ed inventore della pittura industriale, cui è dedicato il locale Liceo Artistico;

lo storico Federico Eusebio, cui è dedicato il museo cittadino, nato per sua stessa iniziativa nel 1897;

Teobaldo Calissano, Ministro delle Poste e Telegrafi del Regno d'Italia nel quarto Governo Giolitti;

il critico d’arte Roberto Longhi, tra i massimi storici dell'arte italiani;

il musicista Michelangelo Abbado, cui è stata intitolata una sala del teatro della sua città natale;

gli industriali Pietro, Giovanni e Michele Ferrero, a capo della famosa multinazionale della cioccolata;

Carlo, Franco e Giuseppe Miroglio, industriali del gruppo Miroglio attivo nella produzione tessile e nell’abbigliamento, autori della trasformazione di Alba negli anni successivi al secondo dopoguerra.

Alba è una città molto viva. Ci sono rassegne di tutti i tipi per tutti i gusti, capaci di soddisfare il turista più esigente.  Tra queste ricordiamo l’Alba Jazz Festival, l’Alba Music Festival, il Baccanale del Tartufo, la rassegna settembrina Letture Corsare, organizzata dall’associazione Narralba per far scoprire e riscoprire il gusto della lettura.

E poi ancora: l’Alba Film Festival, la rassegna enologica Vinum, Burattinarte, gli incontri e le passeggiate nelle Langhe dell’associazione Arvangia, la Notte Bianca , la Notte dei Libri, Albaromatica, il premio San Giuseppe, la Settimana della Comunicazione della famiglia paolina.

Il mese più bello per vivere la città è ottobre, quando Alba si accende di colori e si riempie di profumi e fragranze in concomitanza con le feste medievali. La Fiera del Tartufo esiste dal 1929 ed è stata inventata dall’albergatore Giacomo Morra, che nel 1928 aveva rilevato l’hotel Savona.

Tra i ritrovi giovanili più in voga ci sono l’H-Zone e l’Under King, spazi deputati alla produzione ed alla fruizione musicale di gruppi emergenti.